MONTEPRANDONE – “Crescere. E soprattutto divertirsi”. Il doppio comandamento di coach Andrea Vultaggio (nella foto) suggerisce all’Handball Club Monteprandone che il ritorno in serie A2 dopo 4 anni va gustato fino in fondo. Sabato 7 ottobre alle 18 giù il sipario al palazzetto di via Colle Gioioso, ospite Carrara. È l’antipasto di una stagione complicatissima, in un girone C “di alto livello, con una manciata di super potenze: Faenza, Ambra, Massa Marittima e Secchia Rubiera” indica Vultaggio.
Quattro fuoriserie, insomma, sul totale di 12 squadre. E attenti: la metà retrocedono. Ecco spiegata la difficoltà di un raggruppamento che conta ben 5 neopromosse: insieme a Monteprandone e Carrara, Chiaravalle, Camerano e Bastia Umbria (completano il girone Parma, Rapid Nonantola e Poggibonsese). “Ci avviciniamo al campionato senza particolati ambizioni” continua il coach celeste. “Mantenere la categoria sarebbe già un grandissimo risultato. Pessimista? No, realista. Impossibile sbilanciarsi: al limite ne riparliamo alla fine del girone di andata”.
Monteprandone quasi tale e quale a quella dell’ultimo torneo di serie B. Una sola novità: il centrale, all’occorrenza terzino, Milo Sabbatini, proveniente dalla Dorica Pallamano, che ha preso il posto del partente Wolter e che però contro Carrara sconterà la prima delle 2 giornate di squalifica rimediate l’anno scorso. Assente lui e indisponibile anche il classe 1999 Khouaja, tenuto fuori nella prima parte di stagione da impegni personali. Per il resto, ancora una volta fiducia ai giovani del vivaio, tutti reduci dalle finali nazionali di categoria. Sabbatini e capitan De Cugni, dunque, sono gli unici esperti in un gruppo dall’età media di poco superiore ai 20 anni. “Lo scorso campionato ha rappresentato una grande esperienza per tutti noi. Adesso vorremmo farci valere anche in A2” conclude coach Vultaggio, per il settimo anno consecutivo sulla panchina celeste.