Hc Monteprandone-Cus L’Aquila 30-33
MONTEPRANDONE: Amato, Salpietro 7, Gabrielli 1, Poletti D. 3, Di Sabatino 4, Paolucci 6, De Cugni 4, La Brecciosa, Poletti F. 2, Salladini, Fanesi 3, Nepa, Giobbi. All.: Romandini.
L’AQUILA: Tibaldo, Figliola, Limoncelli 4, De Sanctis 3, Fracassa 5, De Meo, Fagioli, Pucci, Liberati, Colicchia 4, Murri 10, Santucci 7, Iheukwumere, Blair. All.: Marzolo.
Arbitri: Cimini e Ciotola.
NOTE: parziale primo tempo 13-19. Spettatori, un centinaio.
MONTEPRANDONE – Fanno tre sconfitte filate, due delle quali davanti al pubblico amico. Hc in crisi nera. E ultima. Se la gode L’Aquila, che la sua prima volta in A2 non l’immaginava così: seconda vittoria stagionale e miglior viatico possibile per la prossima sfida, contro la corazzata Città Sant’Angelo. Per i celesti, invece, la trasferta di Ascoli è già delicata. Primo tempo tutto appannaggio dei bianchi d’Abruzzo, ripresa equilibrata, ma il +6 (13-19) con cui i ragazzi di coach Marzolo vanno al riposo rappresenterà un bottino più che rassicurante.
“Bloccati dalla paura” sintetizzerà a fine partita coach Romandini. E in effetti la prima parte di gara vede Monteprandone contratta. L’Aquila mette la freccia con gli ex Limoncelli e Fracassa, che si spartiscono le prime 4 reti. Fanesi guida la rimonta (4-5), ma sciala anche un paio di rigori (invasione di linea). E allora sale in cattedra Murri (5-9 all’11’ 50”). Coach Romandini le prova tutta, ma i suoi hanno i nervi scoperti (su tutti Paolucci). Gli abruzzesi ce la mettono tutta e non devono faticare nemmeno troppo per mantenere il vantaggio.
Quando si torna in campo, l’Handball, presa per mano da Salpietro (topscorer celeste, con 7 centri), infila un parziale di 6-2 (si va sul 19-21 al 4′ 27”). A quel punto, però, spreca un paio di contropiede. E allora sale il nervosismo, sugli spalti e in campo, ma Monteprandone molla un attimo. Quel che basta ai bianchi per fuggire di nuovo (Murri firma il 21-26). Fanesi (2), Salpietro, Paolucci e sfida di nuovo in equilibrio (25-26 al 18′ 20”). Ma anche qui l’Hc perde l’attimo. Fallendo, in avanti, occasioni a ripetizione – ma il portiere Liberati è comunque protagonista -, e allargando un po’ troppo le maglie in difesa. Festeggia l’Aquila, seguita al Colle Gioioso da uno scatenato gruppetto di tifosi, Monteprandone invece impreca: ora in classifica è laggiù, da sola.