Monteprandone-Ascoli 32-24
MONTEPRANDONE: La Brecciosa, Salladini, Bisirri 1, Consorti 1, Salpietro 4, Di Sabatino 10, Sciamanna 4, Veccia 1, Paolucci 8, De Cugni, Pannelli 1, Gabrielli 1, Fanesi 1. All.: Romandini.
ASCOLI: Di Gialluca F., Limoncelli 1, Morale 3, Angeletti 5, Russo 3, Di Gialluca A. 1, Ciannavei 3, Bolla 5, Gaspari, Ferretti M., Angelini 3, Fioravanti, Cinelli, Ferretti L. All.: Bordoni.
Arbitri: Visciani di Roma e Losengo di Sassari.
NOTE: parziale primo tempo 17-11. Rigori: Monteprandone 3/5, Ascoli 4/5. Minuti di sospensione: Monteprandone 6, Ascoli 10. Spettatori: 200 circa.
MONTEPRANDONE – «Ci siamo messi in tasca mezza salvezza». Pierpaolo Romandini saluta così la prima vittoria casalinga del campionato, la terza complessiva, della Troiani & Ciarrocchi. Per Ascoli, invece, ancora a digiuno di punti e sempre più fanalino di coda del girone B, il settimo ko (in altrettanti incontri) ha il sapore di condanna. La cura Bordoni, in panchina al posto dell’ex Hc Limoncelli – rimasto in maglia nera in qualità di giocatore – da due settimane, non funziona. E il derby del Piceno si colora di celeste.
Monteprandone sfata il tabù che resisteva da 7 mesi grazie alla migliore prestazione davanti al pubblico amico. Il Colle Gioioso saluta il 2009 coi 3 punti che consentiranno, sabato prossimo, alla squadra di Romandini di presentarsi nella tana della capolista Casalgrande con qualche apprensione in meno.
Partita mai in discussione, con i padroni di casa bravi a indirizzarla dalla propria parte fin dalle prime battute. L’avvio, insomma, è di marca Hc: al 6′ è già 4-1, al 12′ 12-6. Ascoli impacciato, mentre la manovra della Troiani & Ciarrocchi è discretamente fluida. Ospiti pure un po’ nervosi. I locali, con un Di Sabatino sopra le righe (topscorer con 10 centri), ipotecano il successo – il secondo consecutivo dopo il colpaccio di Chieti – andando al riposo sul 17-11.
La ripresa? Spartito identico. Ascoli ci prova, non lesina le forze, riesce, all’8′, a ridurre lo svantaggio (22-17). Ma Di Sabatino sale di nuovo in cattedra e, tempo una manciata di minuti, il margine torna robusto (26-18). Il resto è accademia, tanto che alla fine c’è gloria anche per Gabrielli. Il Colle Gioioso festeggia, Ascoli mastica amaro.